Roberto Donnini

Il  percorso artistico nasce dalle avanguardie degli Anni 70 tra Lombardia e Germania . Un percorso molto articolato, spesso interrotto da altri interessi, sempre curati con grande attenzione e condotti al successo, come il suo posto nella cinofilia italiana, dove l’impegno e la passione nell’addestramento dei cani, lo ha portato ad essere considerato uno dei migliori addestratori “sportivi” del panorama nazionale. O la sua passione per i coltelli, che costruisce con meticolosa attenzione, scegliendo con cura i materiali . Ma la pittura e la scultura, ciclicamente nella sua vita, sono sempre “risorte” e la ricerca è continuata, esattamente da laddove si era interrotta, magari qualche anno prima. Questa è la forza dell’Arte. Attualmente è un passaggio di epoche e di maniere.

Pino Drago dice di lui:

“Roberto Donnini ha seguito un genere di ricerca artistica che assunse un carattere tipico, al di fuori di un accademismo formale. Nel 1974 si è riportato ad esempi di arte contemporanea per legarsi subito dopo a percorsi artistiche al di fuori del tempo. Ha cercato un’essenza primaria, ed è avvincente vedere come la molteplicità dei mezzi elementari che lui usa, termina in una realtà virtuale, in un impegno di forza e di vorticosa creatività, colmi di profonda sensibilità e saggezza interiore.
Impeccabili, i suoi ultimi lavori su carta da pacchi, così come i suoi libri pieni di sonetti stratificati, indecifrabili ma facilmente afferrati, sia dall’intelletto che dai sensi.”

 

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